
IPOTENSIONE
I valori di pressione arteriosa considerati nella normalità sono 120/80 mmHg. Tuttavia vi è una notevole variabilità da individuo ad
individuo e si considerano accettabili anche valori inferiori purchè non siano responsabili della comparsa dei sintomi della ipotensione. Di solito questi si presentano per valori di pressione inferiori a 90/60 mmHg che quindi possono essere considerati il limite inferiore della normalità pressoria.
Numerose cause possono essere responsabili della ipotensione: alcune relativamente benigne e facilmente trattabili.
La disidratazione, soprattutto in estate, gli effetti collaterali di farmaci (soprattutto vasodilatatori o diuretici particolarmente nelle persone anziane), brusco passaggio dalla posizione supina a quella eretta (ipotensione ortostatica). Cause severe di ipotensione sono l’insufficienza cardiaca, in cui il cuore non è più capace di inviare in circolo una gittata cardiaca adeguata alle necessità dell’organismo, ed una emorragia piuttosto importante. Una condizione particolare, rilevata soprattutto nei giovani, prevalentemente nel sesso femminile, è la sindrome vagale, caratterizzata da sincope, cioè transitoria perdita di coscienza, che si associa ad ipotensione e bradicardia (rallentata frequenza del battito del cuore). È una condizione benigna e può essere indotta da diverse cause (dolore intenso, forte emozione, prelievo di sangue o la sola vista del sangue, prolungato ortostatismo) ma può anche presentarsi senza una causa scatenante. I sintomi dell’ipotensione sono: obnubilamento della vista, debolezza, capogiri, sonnolenza fino a stato confusionale, e perdita di coscienza. È fondamentale l’individuazione della causa responsabile del quadro clinico al fine di iniziare la terapia più opportuna.
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